A inizio settimana, nel consueto scambio con Francesco Berneschi (mio fratello: di famiglia e di marketing), non potevamo non affrontare l’argomento LIDL e le sue “SCARPE COLORATE“…
Nel nostro personalissimo podcast mattutino, abbiamo fatto un esercizio di fantasia (o forse no…) ipotizzando cosa potesse nascondersi dietro al MEGA SUCCESSO dell’ultima campagna Lidl.
Ne é nato un “complotto di marketing” 😎 che vorrei condividere con te.
INIZIAMO
Lidl ha monopolizzato l’attenzione questa settimana in Italia.
Ha vinto tutto e sbaragliato i competitor con una trovata pazzesca.
A dire il vero non è la prima volta, era già successo in Germania un annetto fa con lo stesso identico risultato prendersi l’attenzione di tutti!
Supreme ma oserei dire Rolex con azioni simili hanno costruito la loro fortuna!
Su questo tema ne ho già lette di tutti i colori, visto brand che hanno provato a cavalcare l’onda con azioni di real time marketing sui social, esperti e guru che hanno detto la loro.
Io più che dare un giudizio su quanto fatto, sulla correttezza dell’operazione, sul giudicare le persone che decidono di stare al gioco comprando le scarpe LIDL a prezzi altissimi, voglio analizzare quanto successo e farti una domanda.
E se fossimo davanti ad un nuovo modo di fare marketing o meglio all’apoteosi dell’applicazione del buon vecchio passaparola di cui avevo già esaltato l’efficacia nei canali digital su questo articolo.
Partendo dal presupposto che non conosco la strategia utilizzata da LIDL in questa operazione (nessuno –se non i diretti interessati- credo possa conoscerla), ho ipotizzato che alla base di tutto ci possano essere i fondamenti dell’Influencer Marketing e del Referral Marketing…elevati all’ennesima potenza.
Come? Adesso provo a spiegarti quello a cui sto pensando da qualche giorno…
E se il marketing di LIDL avesse pianificato un meccanismo di influencer marketing avanzato, dove l’azienda incarica alcuni influencer/ambassador di vendere il loro prodotto su ebay (le famose scarpe colorate) a una cifra X volte più alta del prezzo di listino e postare sui propri social quest’azione vincente di business (compro a 12 rivendo a 200)? Non potrebbe quindi essere LIDL stessa a riacquistare il prodotto –perlomeno nella fase di “lancio” di questa campagna, per dare il via al fenomeno di reselling?
E se ipotizzassimo che questa strategia venisse poi replicata (e voglio rimanere basso) su 500 microinfluencer?
Ho fatto due conti puramente su questa “possibile” operazione di marketing, per validare la mia ipotesi:
500 scarpe ricomprate da Lidl *200€ di prezzo medio del riacquisto su ebay =100.000€
100.000 euro di campagna, sono briciole per un’azienda di quel tipo…
RISULTATI:
– Lidl ha venduto TUTTE LE SCARPE PRODOTTE a 12,99 euro
– Ha portato un traffico enorme ai propri punti vendita
– Operazione di Branding straordinaria da una settimana non si parla altro che di LIDL e delle sue SCARPE!!!!
Direi che i 100k sarebbero stati spesi più che bene, no?
E se ci pensate un attimo, basta un innesco “giusto” (con gli ambassador giusti) a far partire poi la catena virale.
Quello che voglio dire è che dopo i primi (mettiamo 500) che lo hanno fatto “guidati” e hanno “raccontato” alla loro community il successo del loro nuovo business sulle scarpe LIDL (compro a 12 vendo a 200)…il resto funziona da sé. Ci saranno altri N follower di questi 500 che per un investimento di 12€ proveranno la fortuna. E così facendo in primis andranno a fare la spesa da Lidl (magari entrando per la prima volta). Comunicheranno il brand. E innescheranno a loro volta la catena sulla loro community.
GENIALE.
Passeranno gli anni, i marketer, svilupperanno sempre nuove tecnologie ma il buon vecchio PASSAPAROLA non tramonterà mai.
Cosa ne pensi di questa mia ipotesi? Complottismo Markettaro 😜 o ipotesi plausibile?
SCRIVIMI NEI COMMENTI
A presto
Monero
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Caro Monero,
Credo che la tua analisi sia giusta e molto lucida, complimenti
Grazie Tito! Mi fa molto piacere che tu abbia dedicato qualche minuto a questa lettura!